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INDICE
1.0 Istruzioni per lo sballaggio del pacco batterie dopo la consegna.
1.1 Indicazioni per il corretto posizionamento del pacco batterie.
2.0 Istruzioni di montaggio del pacco batterie.
2.1 Montaggio delle connessioni isolate e chiusura dei bulloni.
2.2 Montaggio tappi rabbocco automatico.
2.3 Connessione tappi rabbocco automatico
3.0 Indicazioni per il corretto settaggio dei parametri dell’accumulatore.
4.0 Indicazioni per la corretta manutenzione del pacco batteria.
5.0 Risoluzione dei problemi derivati da una mancata/cattiva manutenzione.
6.0 Verifiche elementari per la ricerca di possibili problemi.
7.0 Indicazioni per lo smaltimento.
1.0 Istruzioni per lo sballaggio del pacco batterie dopo la consegna.
All’arrivo del suo ordine si presenterà un collo formato da un bancale europallet per i formati da 24v/48v ed un ½ pallet per gli accumulatori da 12v; su di esso verrà a trovarsi il pacco batterie formato da elementi sciolti tenuti insieme da delle reggette semimetalliche che tengono anche ancorati gli elementi al pallet; oltre a questi sul pallet verranno a trovarsi:
N°1 tanica in PVC bianca semitrasparente per il rabbocco automatico con rubinetto.
N°1 scatola di cartone contenente:
I cavi di connessione in rame isolati in gomma.
I bulloni di collegamento tra connessioni ed elemento.
I tappi per il rabbocco automatico.
I galleggianti che andranno montati sui tappi.
Un rotolo di tubo in silicone trasparente che formerà le cannette siliconiche di collegamento tra i tappi del il rabbocco automatico.
Un pezzo di tubo siliconico di diametro maggiore per la connessione dell’impianto alla tanica,
Un segnalatore di flusso.
Un aggancio a baionetta formato da maschio + femmina per il collegamento rapido dell’acqua all’impianto,
Un T di collegamento in PVC bianco tra cannette dei diametro inferiore e tubo di diametro superiore per collegamento alla tanica.
Tutto questo tenuto insieme da un film di pellicola bianca a cui sono affisse la bolla e la simbologia di riferimento per il trasporto del contenuto.
Per sballare il collo: rimuovere il film di pellicola assicurandosi di togliere la bolla con i documenti di trasporto nastrati all’esterno, essi andranno conservati come documento per l’avvenuto trasporto in sicurezza del collo. Il film potrà essere riciclato e quindi buttato nel bidone della plastica.
Il pallet ora mostrerà gli elementi rigettati tra di loro, la scatola e la tanica; separate la scatola di cartone e la tanica dal bancale e con l’aiuto di un’altra persona procedete la taglio delle reggette che tengono uniti gli elementi ponendo particolare attenzione a contenerli e non farli cadere durante il taglio.
ATTENZIONE! Gli elementi vanno sempre maneggiati con guanti di lattice o plastica e riposti con il tappo verso l’alto.
Ciò evita la fuoriuscita della soluzione contenente acido solforico che è un potente corrosivo.
Se si venisse a contatto con la soluzione acida procedere tempestivamente al lavaggio della parte interessata mediante abbondante acqua e sapone.
Munirsi quindi di tutte le precauzioni del caso per evitare qualsiasi contatto con l’acido.
Per evitare sforzi munirsi di un carrello porta bottiglie dove riporre gli elementi sciolti per il trasporto fino alla sede d’istallazione.
1.1 Indicazioni per il corretto posizionamento del pacco batterie.
Portati tutti gli elementi nella sede dell’istallazione, procedere al posizionamento in serie; perciò porre particolare attenzione al verso dei singoli elementi, (guardando gli elementi dal lato superiore della cella ‘’di colore grigio rispetto al resto che è di colore nero’’ troverete la simbologia + stampata nei pressi del polo positivo, di conseguenza l’altro polo risulterà negativo).
Per collegare gli elementi in serie: bisognerà collegare il negativo della prima cella al positivo della seconda, il negativo della seconda al positivo della terza e così via fino all’ultimo elemento cosicché il pacco batterie risulterà avere il polo positivo della prima cella scoperto ed il polo negativo dell’ultima cella anch’esso scoperto; quelli saranno quindi i due poli (positivo + / negativo -) dell’accumulatore.
Per mantenere al meglio il pacco batterie è consigliata l’istallazione in un piccolo cassoncino di plastica o di legno trattato e reso impermeabile, (anche auto costruito) che ha la funzione di tenere tutti gli elementi in sagoma ed evitare che con il calore essi si dilatino e perdano la loro forma di parallelepipedi per risultare spanciati sui lati esterni.
Il posizionamento dell’accumulatore dovrà avvenire in un ambiente ventilato o con ricambio d’aria poiché la batteria in fase di ricarica produce idrogeno ‘’ anche se negli utilizzi per il fotovoltaico la produzione è ridotta al minimo ’’, inoltre l’accumulatore non deve essere lasciato a contatto diretto con gli agenti atmosferici (sole/piogge acide) che causerebbero in pochi mesi il deterioramento delle superfici in gomma e delle plastiche da cui esso è composto andandone a compromettere l’isolamento dei vari poli.
La batteria non soffre gli sbalzi di temperatura, i nostri test sono stati condotti per un utilizzo di ricarica che va dai -12° ai +45° cambiandone la percentuale di accumulo del 6%; la temperatura ideale di utilizzo è tra i +20° ed i +30°; se si dovesse decidere di posizionare il pacco batterie all’esterno della casa esso dovrà essere istallato in un cassone coibentato.
POSIZIONARE IL PACCO BATTERIA PIU DISTANTE POSSIBILE DA FIAMME LIBERE O FONTI DI COMBUSTIONE!
2.0 Istruzioni di montaggio del pacco batterie.
Tenuto conto delle indicazioni sopra riportate si potrà procedere all’istallazione; si raccomanda il montaggio con l’ausilio di un professionista, il quale deve essere un’elettricista o un montatore d’impianti. Per qualsiasi dubbio chiamare il +393401134420 per l’assistenza tecnica telefonica.
Occorrente:
Grasso di vasellina (reperibile in qualsiasi ferramenta), chiave a cricchetto con bossola da 22 EU o chiave fissa misura europea: 22, forbice e pennello di setola a punta misura media/piccola.
Ogni passaggio dovrà essere eseguito con i DPI del caso: Guanti isolati, occhiali protettivi.
4klift non sarà responsabile per nessun danno compiuto per negligenza o ignoranza.
2.1 Montaggio delle connessioni isolate e chiusura dei bulloni.
Posizionati gli elementi in serie (solitamente su due file o multipli di due) si dovrà procedere al montaggio delle connessioni ed alla chiusura dei bulloni che si troveranno all’interno della scatola di cartone.
Le connessioni in gomma posso essere modellate in maniera da riuscire ad arrivare da polo a polo facendo compiere loro una curva dolce riuscendo quindi a mantenere gli elementi più attaccati possibili. Porre particolare attenzione a non far compiere curve di secche o a 90° poiché a lungo andare la connessione potrebbe risultare debole ed interrompersi.
Posizionata la connessione tra polo - e polo +, è possibile procedere ad avvitare i due bolloni da 22 (metallici isolati in plastica nera) i quali hanno già presente sul filetto passo (M10) la pasta autobloccante che quando verrà serrato il bullone bloccherà la chiusura stabilmente.
Prima di tutto si dovranno avvitare entrambi i bulloni (senza serrarli) fino ad arrivare in battuta tra il bullone, la connessione e la base del polo.
La chiusura dovrà essere fatta con la forza massima di 23Nm; se non si dispone di una chiave dinamometrica i bulloni dovranno essere serrati a mano progressivamente fino a che la connessione risulterà fissa sul polo quindi non potrà più muoversi ruotando tra il bullone ed il polo.
Per evirare che le connessioni si secchino nell’arco del tempo passare uno strato sottile di grasso di vasellina sulle varie connessioni e dadi in gomma/plastica con il pennello; questo passaggio le isolerà anche dall’aria permettendone una longevità migliore.
Ripetere questa operazione fino all’ultimo elemento; se l’operazione sarà riuscita correttamente il risultato finale dovrà risultare con un polo positivo ed uno negativo scoperti e due bulloni che verranno avvitati su di essi per connettere i poli ai cavi dell’inverter e regolatore di carica.
Si raccomanda l’uso di una spina tra la batteria e regolatore di carica/l’inverter cosicché in qualsiasi momento si possa isolare in maniera sicura e rapida l’accumulatore dall’impianto (in caso di emergenza).
ATTENZIONE! È vietato unire il polo positivo con il polo negativo della batteria! Esso genererebbe un cortocircuito preceduto da esso un arco elettrico che farebbe fondere i cavi in contatto tra loro con la conseguente generazione di calore con alto pericolo di incendio dei possibili materiali circostanti.
Quindi porre la maggiore attenzione possibile nei collegamenti facendosi aiutare da un professionista.
2.2 Montaggio tappi rabbocco automatico.
All’interno della scatola si trovano anche i tappi per il rabbocco automatico dell’acqua separati dal loro galleggiante.
Per montarli bisognerà infilare l’astina situata al di sotto del tappo all’interno del collo di bottiglia del galleggiante aumentando la forza tra l’uno e l’altra gradualmente fino ad udire il CLAK che indica il serraggio tra il galleggiante ed il tappo. Questo passaggio permette la sostituzione di una delle due singole parti se un giorno non dovessero più funzionare correttamente.
Ripetere il passaggio per tutti i tappi presenti nella scatola.
Infine sostituire i tappi gialli montati per il trasporto con quelli del rabbocco automatico; ciò è possibile applicando una trazione graduale al tappo giallo verso l’alto, la quale lo farà saltare via e permetterà la sostituzione con il tappo del rabbocco automatico. Esso dovrà essere infilato nella stessa sede dove prima era presente il tappo giallo lasciando il galleggiante all’interno dell’elemento, il tappo dovrà essere incastrato con le alette verso l’interno dell’elemento fino in battuta, esse faranno sì che esso possa ruotare su se stesso senza uscire dalla sede.
2.3 Connessione tappi rabbocco automatico
I tappi lateralmente presentano i fori per il passaggio dell’acqua distillata.
Prendere il rotolo di tubetto siliconico con il diametro minore dalla scatola, tagliare il tubo a seconda della misura per il collegamento tra tappo e tappo lasciando la misura circa 1 o 2cm più lunga.
Connettere i vari tappi tra di loro formando anche in questo casa una lunga serie che come per le connessioni terminerà dal primo all’ultimo elemento.
Prendere dallo scatolone la T in plastica bianca la quale alle due estremità avrà un diametro pari al tubetto più piccolo e dall’altra parte avrà lo stesso diametro del tubo più grande; perciò connettere la mandata del primo elemento e il ritorno dell’ultimo elemento con il T mediante due tubetti siliconici di diametro più piccolo; così facendo verrà chiuso il circuito dell’acqua che potrà scorrere in entrambi i sensi dimezzando il tempo di riempimento.
Dopo di che prendere il rotolo di tubo siliconico di diametro più grande e tagliarne un pezzo di circa 20cm, esso andrà connesso alla T ed al maschio dell’aggancio a baionetta.
L’aggancio a baionetta è un sistema che permette di collegare rapidamente il circuito del rabbocco automatico con la tanica dell’acqua, esso ha lo stesso funzionamento dell’aggancio rapido per l’aria dei compressori l’unica differenza sta nel materiale che nel caso del rabbocco automatico per l’acqua è fatto di plastica e non di metallo cosicché non possa essere corroso dalle esalazioni della batteria o venendo in contatto con l’acido contenuto in essa.
Dopo di che prendere la rimanenza del tubo di diametro maggiore e dividerla in due così da poter montare dove è stato diviso il tubo il visualizzatore di flusso (contenuto sempre nella scatola) il quale altro non è che un piccolo contenitore trasparente a forma cilindrica con un entrata ed un’uscita dell’acqua al cui interno è presente una girante di colore rosso che venendo attraversata dal flusso girerà su se stessa indicando cosi lo scorrimento del fluido.
Il tubo cosi rimanente andrà collegato ad un estremo sul rubinetto della tanica e l’altro estremo sulla femmina dell’aggancio a baionetta.
Completando così il montaggio dell’impianto.
3.0 Indicazioni per il corretto settaggio dei parametri dell’accumulatore.
I parametri di settaggio della batteria sono fondamentali per la taratura dell’impianto; essi determinano non solo il corretto funzionamento di esso ma ne determinano la longevità ed usura.
Gli accumulatori venduti da 4klift hanno tutti dei parametri unificati per non creare differenze tra tipi di elementi.
L’amperaggio di ricarica deve essere massimo 1/6 della capacita nominale della batteria.
L’amperaggio di ricarica minimo è 1/10 della capacità nominale della batteria.
Essi prevedono un bulk (punto di massimo voltaggio) che deve arrivare per ogni ricarica a 2.45 +5% volt per cella.
Nella fase di assorbimento l’amperaggio deve scendere gradualmente fino a stabilizzarsi a circa 1 / 2 A.
Nella fase di mantenimento deve essere mantenuta a 2.35 volt per cella.
Ogni accumulatore ha una vita tecnica garantita, essa dipende dalla percentuale di scarica della batteria.
Il voltaggio di lavoro di ogni elemento parte da 2.10 volt per cella fino ad arrivare al massimo a 1.70 volt/cella che è al 100% di scarica; a questa percentuale di scarica la vita tecnica dell’accumulatore non è garantita.
Se il voltaggio di scarica arriva a 1.76volt (80% di scarica) la vita tecnica attesa è di 1700 cicli.
Se il voltaggio di scarica arriva a 1.81volt (50% di scarica) la vita tecnica attesa è di 3000 cicli.
Il voltaggio di equalizzazione è di 2.45volt per cella e deve avere una cadenza ogni 14 giorni; deve avere una durata di 60 minuti, intervallati da pause di 120 minuti per il raffreddamento, il ciclo dura tutto lungo l’arco della giornata solare.
Il ciclo di equalizzazione previene la solfatazione degli ossidi all’interno della batteria e ne mantiene più a lungo la capacità che nell’arco degli anni andrà a calare.
Infine la batteria essendo nuova di fabbrica ha bisogno di un primo periodo di formazione, questo periodo dura circa due settimane da quando comincia il suo utilizzo ed è atto alla stabilizzazione della soluzione all’interno delle celle; in questo periodo è necessario non effettuare il rabbocco dell’acqua distillata.
Solo successivamente sarà possibile effettuare il primo rabbocco dell’acqua distillata.
PARAMETRI: 12v/24v/48v
bulk voltage: 14.7 /29.4 /58.8V
bulck current: (A) batteria /6
float voltage: 14.1 /28.2 /56.4v
float current: (A) batteria /6 > 2 A (in un tempo di max 12h; minimo 4h)
back to battery voltage: punto tensione di ritorno a modalità batteria dopo il raggiungimento del bypass : 13.5/27/54v
bypass voltage: punto tensione ritorno a sorgente rete AC: 11/22/44v (utilizzo 50% c 12)
Low battery dc voltage: 10.5/ 21/ 42 v
Tensione equalizzazione batteria : 14.7/ 29.4/ 58.8 +5% max
corrente di equalizzazione batteria: (A) batteria /8 +5% max
Tempo di equalizzazione batteria: 60 min in intervalli di 120 minuti di riposo (2 cicli/giorno inverno - 3 cicli/giorno estate)
Intervallo di equalizzazione: 14 giorni
4.0 Indicazioni per la corretta manutenzione del pacco batteria.
L’accumulatore deepcycle basa la sua tecnologia sulla reazione chimica tra le lamine di piombo e la soluzione di acido solforico contenuta all’interno della cella; quando l’accumulatore è in fase di ricarica per elettrolisi forma ossigeno e idrogeno in stato gassoso che vengono espulsi dall’areazione del tappo.
Vien da se che l’elettrolisi fa diminuire nell’arco del tempo il livello della soluzione contenuta nella cella perciò ogni 10 giorni bisogna controllare il livello delle batterie.
Questa è l’unica manutenzione di cui ha bisogno l’accumulatore. (Sarebbe bene anche tenerla pulita dalle polveri per evitare di accumulare uno strato di sporco nella sua superfice).
Il rabbocco viene effettuato in pochi semplicissimi gesti:
!AL TERMINE DELLA GIORNATA SOLARE A FINE CARICA!
1: Assicurarsi che all’interno della tanica vi sia acqua distillata. È utilizzabile anche l’acqua demineralizzata per i ferri da stiro o l’acqua di risulta dal deumidificatore o quella prodotta dal climatizzatore.
NO acqua dell’acquedotto NO acqua da pozzo NO piovana. Esse contengono sali minerali e cloro che compromettono l’efficienza della batteria. Si distingue il rabbocco perpetuato con acqua non distillata dalla formazione di alghe all’interno della tanica e sui tubetti siliconici (colore verde o marrone), e dall’improvviso odore differente dell’aria (dovuto al cloro) NOCIVO PER LA SALUTE IN FORMA GASSOSA.
2: Collocare la tanica ad un livello più alto almeno 50 cm dell’accumulatore da rabboccare.
3: Aprire il rubinetto della tanica.
4: Agganciare assieme i due attacchi a baionetta in PVC grigio.
5: A questo punto il visualizzatore di flusso comincerà a girare, ciò significa che l’acqua sta effettivamente fluendo verso la batteria, il ciclo di riempimento se effettuato ogni 10 giorni durerà tra 1 e 5 minuti a seconda del numero di elementi dell’accumulatore.
6: Per capire se la batteria è carica d’acqua sulla parte superiore del tappo della batteria è situato un dischetto trasparente che permette di visualizzare lo stato del galleggiante, se il galleggiante non tocca il dischetto trasparente significa che manca liquido all’interno della cella, se invece il galleggiante tocca il dischetto trasparente significa che è pieno. (Il visualizzatore di flusso sarà pressoché fermo)
7: Quando tutti i tappi segneranno che la cella è piena allora si procederà a togliere/ridividere l’aggancio a baionetta e chiudere il rubinetto della tanica.
5.0 Risoluzione dei problemi derivati da una mancata/cattiva manutenzione.
Assicurarsi sempre che gli acccumulatori non rimangano scarichi (> 2 volt) per periodi prolungati: (oltre la settiamna si potrebbero verificare danni alla capacità degli elementi) tutti i nostri elementi sono progettati per ricevere cicli di carica giornalieri (almeno fino a voltaggio di bulk)
se si dovesse sospettare la compromissione degli elementi effettuare nei 5 giorni successivi un ciclo di equalizzazione al giorno.
Se il problema persiste contattare un tecnico specializzato di fiducia oppure chiamare l’assistenza tecnica telefonica al +393401134420. ( da LUN. al VEN. dalle 14.30 alle 15.30)
Se la batteria per qualsivoglia motivo non dovesse essere stata rabboccata adeguatamente essa espellerebbe i liquidi in eccesso dal tappo dell’elemento causando cosi uno sversamento e la probabile formazione di ossido sulla batteria; alla comparsa di ossidi sui poli della batteria è consigliata la rimozione appena possibile degli stessi.
1: Staccare la batteria dall’impianto.
2: Svitare i poli che hanno formato l’ossido con chiave da 22 ed assicurarsi di rimuoverlo mediante un cacciavite o una spazzola metallica.
3: Spalmare del grasso di vasellina su tutta la parte che ha prodotto ossido mediante un pennello.
4: Riserrare adeguatamente i bulloni sulle connessioni. E ripulire lo sversamento della batteria mediante uno straccio bagnato (possibilmente con acqua salata per inibire l'effetto dell'acido).
5: Riattaccare la batteria all’impianto.
6.0 Verifiche elementari per la ricerca di possibili problemi.
Mediante l’utilizzo di un tester (multimetro) è possibile controllare i parametri di ogni singola cella, su ogni sommità plastificata dei bulloni vi è centralmente un piccolo foro che fa intravvedere la parte metallica del bullone dove infilare i puntali del tester e cosi poter monitorare i voltaggi di ogni singolo elemento sia in fase di ricarica sia in fase di scarica. Gli elementi devono essere tutti dello stesso voltaggio con differenze che vanno tra i 0.02v ed i 0.08v massimo In entrambe le fasi.
Se le differenze risultano al limite o al di sopra di questi parametri effettuare nei 5 giorni successivi un ciclo di equalizzazione al giorno.
Se il problema persiste contattare un tecnico specializzato di fiducia oppure chiamare l’assistenza tecnica telefonica al +393401134420. ( da LUN. al VEN. dalle 14.30 alle 15.30)
7.0 Indicazioni per lo smaltimento.
Al momento dell’acquisto già compreso nel prezzo è pagata anche la tassa per lo smaltimento.
Chiamando qualsiasi rivenditore di batterie (anche di altre marche) oppure il ‘’COBAT’’ (ente preposto) i quali per legge sono costretti a venirle a ritirarle per un adeguato smaltimento.
Il ritiro è sempre gratuito ed obbligatorio anche contattando il centro o l’ente per la raccolta dei rifiuti comunale.